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Antonio, il titolare dell’Azienda, vi condurrà nei poderi, immersi tra gli olivi,
circondati da cavalli al pascolo, nella splendida cornice della Ciociaria, tra
i monti Ernici, Lepini e Ausoni, e successivamente, nello storico frantoio. Facendovi vivere il viaggio che ogni singola oliva percorre dal momento della
mignolatura, al momento della spremitura, fino all’assaggio e alla
degustazione del nostro olio extravergine di oliva.
Inoltre all'interno del frantoio, oggi Sede Storica dell'Azienda e Museo dell'Olio e dell'Olivo, organizziamo ed ospitiamo tutte le attività culturali, di formazione ed informazione ed i corsi tecnici.
Gli oliveti dell’Azienda sono posti nel comune di Boville Ernica, appena fuori lo storico borgo.
Ad un altitudine variabile tra i 300 e i 380 metri, in zona collinare e rocciosa, sono esposti a nord/ovest e a nord. Alcuni dei nostri olivi hanno superato i tutti i disastrosi eventi calamitosi del XX e del XXI secolo fino ad arrivare a noi. Molti altri sono stati ricoltivati dalle rinascite degli olivi danneggiati dopo la nevicata del 1985 ed hanno superato gli eventi del 2012 il burian del 2017. Sono tenuti costantemente inerbiti e utilizzati come pascolo libero per una piccola mandria di cavalli. Mantenere un livello alto di biodiversità è, infatti, uno dei principi cardine della nostra azienda.
Il frantoio si trova nel centro del borgo e ad oggi è l’unico visitabile dei sei frantoi un tempo attivi all’ interno del perimetro delle mura. L’attuale sito è stato costruito nei primi anni cinquanta del secolo scorso da Antonio, nonno del titolare dell’Azienda, con le sue sorelle ed il fratello. Dalle ricerche nell’archivio storico della famiglia ed anche in seguito al restauro dei locali, è emerso che esso è il frutto di un ampliamento di un precedente frantoio a trazione animale, già attivo nei primi decenni del millenovecento, con macina a terra e successivamente elettrificato negli anni trenta. L’attività di molitura è stata portata avanti fino ai primi anni novanta del secolo scorso da Arcangelo, papà del titolare e quindi sospesa.
Oggi
la struttura è stata totalmente recuperata attraverso un impegnativo restauro
conservativo, personalmente seguito da Arcangelo e Antonio.