Mosca olearia, prevenzione dell'infestazione.

La mosca olearia, nome scientifico bactrocera oleae, è il più temuto dei parassiti dell'olivo.
L'adulto vive tutto l'anno in oliveto.
Sverna in anfratti e all' interno di drupe non raccolte e riprende le sue attività in primavera.

La riproduzione avviene soltanto nei mesi estivi in presenza delle drupe.
La femmina di mosca infatti, dopo l'accoppiamento, inizia l'ovideposizione nelle drupe già nel mese di giugno, con un rallentamento o un blocco delle attività soltanto in particolari condizioni atmosferiche, ovvero temperature superiori ai 30°C e bassi tassi di umidità.

In queste particolari condizioni è possibile che, anche con un certo grado di infestazione è possibile una grande percentuale delle punture sia sterile.

La mosca è una specie carpofoga. La drupa è usata come una incubatrice all'interno della quale la larva si nutre e si sviluppa. Dopo 21/22 gg dall'ovideposizione la larva si sposta in prossimità dell'epicarpo, quindi muta e sfarfalla.

Il danno alla drupa è quindi triplice.
Un primo danno è in diminuzione di peso dovuto all'attacco sulla polpa della larva che in essa trova il suo nutrimento.
Un secondo danno è dovuto all'ossidazione precoce dei tessuti del mesocarpo limitrofi al canale che la larva scava nutrendosi che vengono in contatto con l'ossigeno che entra dal foro di sfarfallamento.
Un terzo attacco è dovuto ai funghi e ai batteri con la quale la mosca convive e dei quali è portatrice, che in determinate condizioni microambientali possono proliferare dentro la drupa portando marciumi e mummificazioni come l'antracnosi o lebbra dell'olivo.

La difesa fitosanitaria da questo insetto passa esclusivamente attraverso un continuo monitoraggio delle condizioni ambientali, del volo dell'adulto e dell'attacco attivo a danno delle drupe.

I disciplinari infatti consentono i trattamenti fitosanitari solo ed esclusivamente se la percentuale di danno supera la soglia di intervento del 10% per le olive da olio e del 3% per le olive da mensa.

Tuttavia è possibile intervenire preventivamente con meri prodotti di copertura come ad esempio il caolino o la zeolite.
Queste sono polveri di argilla la caolinite e rocce vulcaniche la zeolite, macinati molto finemente.
Grazie alla loro estrema finezza possono essere disciolti in acqua e somministrati sulle colture con atomizzatori opportunamente tarati.

Le polveri formano una pellicola sulla drupa e inibiscono l'azione dei batteri che vivono sulla cuticola e che la mosca utilizza come marcatori per individuarla. Formano inoltre una barriera fisica che protegge la drupa dall'attacco meccanico dell'ovideposizione rendendola più faticosa per l'adulto.

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