Dialogo tra patriarchi e uomini

Nella potatura degli olivi secolari è necessario ed indispensabile osservare molto bene la conformazione e la geometria del tronco.
Le regole basi della potatura a vaso policonico semplificato ci dicono che la potatura va eseguita dall'alto verso il basso e dall'interno verso l'esterno.
Nel caso degli olivi secolari queste regole vanno applicate soltanto dopo aver osservato bene la geometria del tronco al fine di individuare le corde che alimentano le branche primarie e l'altezza del castello.

Le corde sono l'insieme dei fasci vascolarizzati che alimentano una o più branche, ovvero collegano le radici alla chioma. Esse hanno solitamente un aspetto contorto o costoluto e superficie della corteccia molto rugosa. Su ognuna di esse le scaglie della corteccia cambiano leggermente inclinazione rendendone più semplice l'individuazione. Solitamente la linea di contatto tra due corde attigue è concava verso il centro del tronco.

L'individuazione delle corde è fondamentale perché ci consente di capire se una corda alimenta una soltanto o più branche primarie. Non è insolito infatti che i secolari abbiano molte di più delle tre o quattro branche con le quali noi potatori siamo abituati a confrontarci nei giovani oliveti e questo potrebbe metterci in difficoltà nell'atto della potatura.

Capita sovente nelle riforme di oliveti giovani mal condotti, di potare olivi con cinque o sei branche che a loro volta per dicotomie varie possono arrivare anche a dieci. In questi casi per riorganizzare la chioma a vaso policonico semplificato il potatore decide di eliminare alcune branche e le dicotomie.
Nella potatura degli olivi secolari questo non è sempre possibile a causa della marcata settorializzazzione del tronco in corde per cui la brutale eliminazione di una branca innescherebbe fenomeni di decadimento della relativa corda con la conseguente compromissione di una importante porzione di pianta.
Per cui prima dell'abolizione di una branca, per motivi di spazio, di interferenze, di geometria, di auto ombreggiamento ecc ecc, è necessario verificare attentamente se la corda di riferimento alimenta soltanto lei o anche altri settori della chioma.
Nel caso che ad una corda corrisponda una sola branca è opportuno evitare il taglio della branca per non rischiare il decadimento della corda.
Nel caso che ad una corda corrispondano due branche primarie allora è possibile considerare, se necessario, il taglio di una delle due branche, perché la corda rimarrà vitale per alimentare la branca superstite.

L'altro elemento da considerare è l'altezza dell'olivo. Solitamente i secolari sono impalcati abbastanza alti in quanto nell'antichità i terreni degli oliveti erano utilizzati per colture consociate ed i sesti di impianto erano abbastanza ampi. Non è difficile trovare secolari che superano gli otto metri di altezza con tronchi che possono arrivare a due metri di altezza, con una altezza e diametro della chioma che possono superare anche gli oltre otto metri.

In questi casi è fondamentale rispettare il gradiente conico nell'esecuzione dei tagli di ritorno sulle primarie. Il gradiente non consiste soltanto nel rispetto della proporzione tra i diametri delle secondarie e della primaria rispetto alla quota di inserzione, ma anche nel rispetto della stessa proporzione nello scegliere con l'esecuzione di un taglio di ritorno, una cima sostitutiva di diametro idoneo a far da tirante all'intera branca.
Nei casi in cui non ci siano cime sostitutive idonee, deve essere considerata la possibilità di rimandare l'intervento di abbassamento della pianta alla stagione di potatura successiva ed eseguire quindi sul momento soltanto una riforma parziale, per poi negli interventi di potatura degli anni successivi scegliere una cima sostitutiva idonea.